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I TAROCCHI
INTRODUZIONE AI TAROCCHI
Il mazzo dei tarocchi è sicuramente il mazzo più famoso in cartomanzia, il più utilizzato dai cartomanti e spesso anche il preferito da chi richiede il consulto. Infatti, la ricchezza di simboli ed allegorie che caratterizza il mazzo di tarocchi lo rende il più completo sistema divinatorio.
I tarocchi sono anche il mazzo più diffuso, dal periodo delle corti rinascimentali ad oggi disegnatori ed artisti continuano a riproporre nuove versioni del mazzo.
Ricordiamo i tarocchi Visconti Sforza (realizzati presso la corte del duca di Milano) e i tarocchi Sola Busca (così chiamati dal nome degli ultimi proprietari), i mazzi più antichi risalenti al XV secolo; il mazzo di Marsiglia e il mazzo di Besançon, ampiamente diffusi in Francia nel XVIII secolo e ancora oggi ampiamente utilizzati, il celebre mazzo Rider Waite, stampato per la prima volta nel 1909 dall’editore Rider e creato dall’esoterista inglese Arthur Edward Waite, famoso esponente della Golden Dawn, il mazzo tutt’ora più diffuso nel mondo anglosassone.
I tarocchi sono composti da 78 carte, chiamate anche Lame o Arcani, suddivisi in 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori.
Il cartomante di solito utilizza l’intero mazzo, anche se a volte è possibile utilizzare solo gli Arcani Maggiori.
GLI ARCANI MAGGIORI
Gli Arcani Maggiori, detti anche Trionfi o Chiavi, sono le carte più significative in assoluto del mazzo dei tarocchi.
Le immagini raffigurate sugli Arcani Maggiori sono caratterizzate da un forte simbolismo: ogni figura, ogni oggetto, ogni colore ha un significato e nulla è lasciato al caso. Ogni immagine ha un enorme potere evocativo, i simboli raffigurati hanno una profonda risonanza con il nostro inconscio e ci toccano emotivamente.
Le carte sono numerate da 1 a 22, ad eccezione della carta del Matto a cui non è associato nessun numero e ad ogni Arcano Maggiore corrisponde un nome, solitamente scritto nella parte bassa della carta.
Il numero degli Arcani Maggiori è 22 proprio come 22 sono le lettere dell’alfabeto ebraico, il famoso occultista e studioso di esoterismo Eliphas Lévi fu il primo studioso a stabilirne la corrispondenza (Dogme et rituel de la Haute Magie, 1855-56).
Inoltre, le 22 carte possono considerarsi, nelle tradizione esoterica, 22 tappe di un percorso che ci porta ad una maggiore consapevolezza di noi stessi.
In una lettura, gli Arcani Maggiori ci danno una visione d’insieme della situazione, indicandoci le cause che muovono gli eventi; mentre gli Arcani Minori ci parlano degli effetti degli eventi, scendendo nei particolari e fornendoci un quadro più dettagliato degli avvenimenti.
GLI ARCANI MINORI
Gli Arcani Minori consistono in 56 carte suddivise in 4 semi: Coppe, Bastoni, Spade e Denari (corrispondenti rispettivamente: a Cuori, Fiori, Picche e Quadri, ossia i quattro semi delle carte francesi).
Per ogni seme abbiamo 14 carte: 10 numerali e 4 di corte (Fante, Cavaliere, Regina, Re).
Esiste una corrispondenza tra i quattro semi e i quattro elementi: le Coppe sono associate all’Acqua (poiché la loro funzione è di contenere i liquidi), i Bastoni al Fuoco (poiché il fuoco può essere generato dallo strofinamento di bastoncini di legno), le Spade all’Aria (per il turbinare delle spade nell’aria), i Denari alla Terra (in riferimento ai metalli che la terra contiene).
I quattro semi vengono associati anche alle quattro stagioni, la maggior parte degli studiosi associa le Coppe alla Primavera, i Bastoni all’estate, le Spade all’autunno, i Denari all’inverno.
Nel consulto gli Arcani Minori ci forniscono i dettagli della situazione determinata dall’interpretazione degli Arcani Maggiori. Ci indicano, per esempio, le circostanze di un avvenimento, il suo tempo di realizzazione, le caratteristiche fisiche, l’età, la professione delle persone coinvolte.